L’ultima parte della serie di articoli rivolti al comune cittadino imbattutosi in un animale in difficoltà è dedicata ai mammiferi, un ordine di animali soggetto ad una diversificata pluralità di rapporti con l’uomo, molti dei quali piuttosto controversi.
Mammiferi
- A quali pericoli può essere soggetto un mammifero selvatico?
- Può subire traumi da impatto…
- Può essere aggredito da animali domestici e selvatici…
- Può essere stato avvelenato…
- Può essere intrappolato…
- Come si riconosce un mammifero in difficoltà?
- Se viene scorto in luoghi anomali, come lungo il bordo di una strada.
- Se manifesta evidenti difficoltà di deambulazione e ritardo nei riflessi.
- Attenzione! A volte si può trovare un cucciolo accovacciato accanto ad un cespuglio (capriolo), lungo una siepe (scoiattolo, riccio) e pensare che sia abbandonato. Il piccolo è veramente in difficoltà solo se su di lui sono presenti mosche carnarie, altrimenti è stato lasciato momentaneamente dalla madre, che tornerà ad accudirlo in breve tempo, solitamente non appena la presenza umana si sarà allontanata.
- Come posso intervenire in attesa dell’arrivo delle Autorità?
- Se si tratta di un mammifero di grossa o media taglia, provvedete a ricoprirlo con un telo; in particolare, deve esserne ricoperta la testa, in modo che l’animale possa tranquilizzarsi senza stimoli visivi ed uditivi.
- Se si tratta di un piccolo mammifero, potete avvolgerlo in un panno, riporlo in un contenitore e consegnarlo al Centro.
- Per quanto possibile, evitate comunque di manipolare l’animale, in quanto potrebbe causare, involontariamente, lesioni anche gravi.
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